Film TV: Ladro per necessità viene riconosciuto da una delle sue vittime, ma riesce a sfuggire alla cattura. Il carabiniere che se lo è lasciato scappare viene minacciato di espulsione dall’Arma se non lo arresterà entro tre mesi. Uno dei migliori film con Totò, che descrive in modo esilarante e patetico l’Italia della ricostruzione (sceneggiatura di Flaiano, Steno, Monicelli, Farizi e Brancati premiata a Cannes). Momenti celebri: l’inseguimento di guardia e ladro affaticati, Totò che si finge tubercolotico, le scenette familiari con Ave Ninchi. Totò premiato come miglior attore al Festival di Cannes.
Morandini: Totò è un ladruncolo napoletano che una bonaria guardia romana (Fabrizi) deve catturare, pena la perdita del posto. Uno dei rari film di Totò che fu elogiato quasi all’unanimità dalla critica dell’epoca (Nastro d’argento a Totò e a Cannes premio alla sceneggiatura) anche perché s’innestava nel filone neorealistico. “Ho favorito il passaggio di Totò al neorealismo, limitando le sue caratteristiche di comicità surreale che lo aveva caratterizzato in precedenza. Sarà poi Pasolini a orientarlo più sul misterioso o sul magico, forse lo ha capito meglio di me” (Mario Monicelli). Ebbe noie dalla censura.