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THE POSTMAN ALWAYS RINGS TWICE di Bob Rafelson (1981)

4 Mar

Morandini: Quarta trasposizione del romanzo (1934) di James Cain, la prima che mette in immagini esplicite la rude e aggressiva sensualità che, per ragioni di censura, i registi precedenti avevano dovuto comprimere o elidere. Di questa storia di un amore che, nato da una violenta attrazione fisica, si trasforma in un rapporto più profondo e complesso, Rafelson fa un altro film sul “sogno americano”, la sua trasformazione in incubo, descrivendone, col contributo notevole della fotografia di Sven Nykvist, il contesto sociopolitico. Più che Jack Nicholson, un po’ troppo vecchio per la parte e talvolta sopra le righe, è ammirevole Jessica Lange, migliore delle tre attrici che l’hanno preceduta: Corinne Luchaire, Clara Calamai e Lana Turner.

Film TV: Durante gli anni Trenta, in un posto di ristoro per camionisti gestito da Mich e dalla moglie Cora, capita Frank, un vagabondo. Quarta versione del romanzo di Cain, scritta da David Mamet e diretta da Rafelson che inserisce un tocco in più di realismo. Lo aiutano uno scatenato Nicholson e una convincente Lange. Memorabile la scena d’amore sul tavolo della cucina.

CHRISTIANE F. – WIR KINDER VOM BAHNHOF ZOO di Ulrich Edel (1981)

12 Feb

Mereghetti: Referto realistico e programmaticamente crudele, il film evoca con uno sguardo distante e asettico l’odissea di una generazione allo sbando, ma non riesce mai a diventare davvero cinema-verità. Sono incluse alcune sequenze di un concerto di David Bowie.

Morandini: Storia vera di Christiane F. berlinese che diventò eroinomane a 13 anni e della sua caduta graduale agli stadi più bassi della tossicodipendenza. Tratto da un libro ricavato da 45 ore d’intervista, il film ha 2 difetti: eccesso di curiosità e distacco moralistico. Interessante come documento e testimonianza.

BODY HEAT di Lawrence Kasdan (1981)

23 Dic

Morandini:  Primo film di Kasdan, sceneggiatore che ha visto molto cinema e che cerca di recuperarlo, filtrandolo e riscrivendolo. Non si sa dove comincia il ricalco e dove finisce l’omaggio a La fiamma del peccato di Wilder. Uno dei più ardenti film erotici degli anni ’80. Esordio di Kathleen Turner.

Film TV: Lawrence Kasdan scrisse la sceneggiatura di “Brivido Caldo” come saggio per l’università. Argomento: il film noir. Ingredienti classici sfruttati con grande abilità, una strizzatina d’occhio alla sensualità morbosa di James M. Cain (lo scrittore di “Il postino suona sempre due volte“), una dark lady che difficilmente si dimentica. Splendido esordio di Kathleen Turner. In un ruolo minore ma importante Mickey Rourke.

RAIDERS OF THE LOST ARK di Steven Spielberg (1981)

5 Ott

Film TV: (…) come se Spielberg, ispirandosi ai vecchi serial avventurosi, ne avesse compresso cinquanta diverse puntate in una sola pellicola, percorsa senza soluzione di continuità da pericoli mortali, inseguimenti mozzafiato e colpi di scena. Harrison Ford, cappello e frusta, incarna “Indy” e diventa un’icona.

Mereghetti: Straordinario successo per un abile pastiche che mescola il cinema (e i fumetti) d’avventure esotiche degli anni ’30 con l’horror degli anni ’80, tocchi da commedia sofisticata (duetti tra Harrison Ford e Karen Allen) e una messinscena da kolossal. Il soggetto è firmato da Philip Kaufman e George Lucas, la sceneggiatura di Lawrence Kasdan, ma il ritmo travolgente e la perfetta coreografia delle sequenze d’azione (congegnate ognuna come un pezzo di virtuosismo) sono solo di Spielberg.

Aldo Fittante: Uno di quei film che si rivede sempre volentieri, perché intrattiene e fa sorridere senza traumi e senza particolari dolori. Alla base, una sceneggiatura di Lawrence Kasdan che oggi viene studiata in ogni scuola di cinema che si rispetti. Al timone Spielberg, in grado di alzare il ritmo cardiaco degli spettatori al semplice comando di un “Ciak, action!”. Tra i fumetti e l’esotismo tipico degli anni ’30, una spruzzata di horror moderno, molta ironia e quell’attrazione fatale che tutti nutriamo per i misteri archeologici dell’antico Egitto (qui c’è anche il Nepal, che sul grande schermo appare sempre enigmatico e affascinante).

Morandini: C’è di tutto in questo meraviglioso giocattolo adatto ai bambini di tutte le età; c’è la materia per un serial TV in 12 puntate, condensata in meno di due ore con vertiginosa felicità. Appartiene forse più a Lucas produttore, che a Spielberg regista, è pure un vivace esempio di metacinema (riflessione sul cinema, demistificazione dei generi e loro riabilitazione) messo in immagini con competenza professionale, sapienza tecnologica, allegra sfacciataggine.